Novelle

Adesso che finisco sotto l’acqua.

E chissà poi se un giorno, smettendo di cercarci, avremo ancora il sapore del ricordo, perché lei è talmente radicata in certi miei gesti, in certi momenti, in certi angoli con o senza evidenti spigoli, che temo ripercussioni e reazioni inconsapevoli. Il tempo è un buon detergente, lava via tutto e non è detto che… Continua a leggere Adesso che finisco sotto l’acqua.

Novelle

Signora di passaggio.

  Quante ne ho incontrate come te, signora di passaggio; quante simili e taciturne, hanno incrociato questi occhi dal vivo e sono andate oltre, quasi fuggendo, senza trattener più la pazienza e la compassione per uno che nel silenzio, cerca angoli di paradiso. Perché setaccio a volte, lontano dall’inferno di lingue lì fuori, solo il… Continua a leggere Signora di passaggio.

Novelle

Presentando Hektor

 Faccio scorta di candele per un vezzo che ho sin da piccolo: disperdere l'entusiasmo. Una stanza illuminata dall'onda di una fiamma, non fa troppa luce, ma evidenzia il buio intorno. Lo vedi e forse, non fa nemmeno tanta paura perché ne hai coscienza.L'entusiasmo invece è pari a quella scatola di fiammiferi che accendi uno dopo l'altro, ma… Continua a leggere Presentando Hektor

Novelle

Il calore scomodo.

  Angy tornò a casa saltellando, distribuendo una nota ed un sorriso per ogni intercalare di passo. Pareva una marcetta, un gioco che nella sua testa prendeva forma di danza. Avvertiva ancora il respiro di lui sulle labbra, il suo profumo, il gioco della sua lingua che si scioglieva in baci parsimoniosi. Aveva del calore… Continua a leggere Il calore scomodo.

Novelle

Una fiaba al contrario.

Blobby stagnava senza malizia: aspettava dei venti buoni e assaggiava quel che capitava. Ad un tratto gli passò dinanzi un cavalluccio smarrito. “Ma dove sono finito? Pare l’inferno!” – disse il cavalluccio. Blobby non provò nemmeno ad annusarlo, tuttavia gli puntò addosso quei suoi due grandi occhi. Il cavalluccio perlustrò il fondale con devozione sebbene… Continua a leggere Una fiaba al contrario.

Novelle

Cosa c’è dall’altra parte?

 Vorrei solo smuovere un po’ Giorgino. Tutto qua. Se la butto sul sesso, mi prenderebbe per una facile. Se fosse in grado di conquistarmi, non opporrei resistenza. La sua tenerezza scuote i sensi, in certi sguardi capisco tanto di lui e avrei voglia di picchiarlo perché non si accontenti. A Giorgino basta quel che ha,… Continua a leggere Cosa c’è dall’altra parte?

Novelle

Chi si prenderà cura di noi?

  Le certezze sono note interlocutrici a cui chiediamo spesso asilo politico. Per quanto misteriose, esse siedono nelle stanze che abitiamo, ambienti ormai familiari. Dimorano per tutto il tempo accanto a noi, ma se trascurare svaniscono. Così, spesso, mi chiedo dove siano. Ed esse rispondono. “Dov’eri tu. Se ti allontani chi si prenderà cura di… Continua a leggere Chi si prenderà cura di noi?

Novelle

Sulla mia pelle

Spesso mi tocco il viso, gli occhi, le tempie: provo a ricordare la pelle che mi veste. Infine, mi spoglio. Mi capita quando i dubbi emergono. Finisco così, per guardarmi dentro, che poi è il posto in cui si nascondono le risposte. Perché dunque cercare altrove?

Novelle

Un nome di carta. Chiara.

(Chiara Corbella Petrillo, 1984-2012) Ti ho appena conosciuta e già non ci sei. Hai attraversato questi miei occhi e ci sei rimasta dentro, come un graffio d’amore che siede in uno spazio minuto.Tra la gente che corre, s’affanna, si rovina e si ricompone, vola un pezzo di carta, una storia come poche che il vento… Continua a leggere Un nome di carta. Chiara.

Novelle

Il mistero.

Comprendere una donna per me, è sempre stato un problema. Le uniche volte che ci ho capito qualcosa è stato durante gli abbracci: più lunghi e intensi erano e più ne comprendevo il loro mistero. .